IRCCS al Santa Maria Nuova: l'autonomia nello sviluppo della ricerca è l'obiettivo prioritario, nessuna strategia nascosta

Reggio Emilia, 21 Marzo 2008

ALL’ATTENZIONE DEL DIRETTORE DE L’INFORMAZIONE DI REGGIO EMILIA
 
In relazione all’articolo pubblicato in data 20.03 dal titolo “Ospedale, sventata l’occupazione”, si richiede la pubblicazione integrale delle precisazioni che seguono, ai sensi della legge sulla stampa e riservandoci ogni eventuale successiva tutela in sede legale, per le gravi inesattezze, le affermazioni destituite di fondamento ed i giudizi diffamatori espressi nei confronti della Direzione Generale.
A cominciare dagli “occhielli” del titolo, in cui si parla di… barricate dei medici contro la… fuga in avanti delle Direzione del S. Maria Nuova, rea …senza dir nulla a nessuno, di aver messo la firma sulla prima versione della delibera che vincolava a doppia mandata tutta la struttura territoriale reggiana al volere di Modena(sic)…
Sfugge evidentemente all’autore dell’articolo che su una deliberazione della Giunta Regionale, solo i componenti di quest’ultima esprimono atti di approvazione. Così come è palese la genericità dell’affermazione, in quanto il “vincolo a doppia mandata”, oltre a non sussistere in alcun documento di programmazione, si traduce, in realtà, in una collaborazione privilegiata con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia  e con il Policlinico di Modena nell’ambito dello sviluppo di attività di ricerca.
Nessuno che non abbia preconcetti o fantasiose visioni della realtà può sostenere che un ospedale come il nostro, ancorché efficiente, apprezzato e positivamente orientato verso i temi della ricerca, possa effettuare quest’ultima in totale isolamento in un ambito (quello delle tecnologie e dell’oncologia) in cui ci si misura con Strutture di notorietà e di prestigio internazionale.
È, peraltro, altrettanto priva di alcun presupposto l’affermazione secondo cui i medici dell’ospedale e le organizzazioni sindacali già da un anno avrebbero “lanciato l’altolà”….: soprattutto, non è dato di capire a che cosa sia stato posto il freno, dal momento che le continue e sistematiche relazioni effettuate a tutti i livelli sullo stato di avanzamento dei lavori per il riconoscimento dello stato giuridico di IRCCS e sulla messa a punto delle principali
linee di ricerca sulle quali far convergere l’impegno dei nostri professionisti, hanno sempre riscontrato apprezzamenti diffusi.
È stata esplicitata solo nelle ultime settimane una preoccupazione sulla formulazione di un capoverso della Delibera di Giunta, che ha visto i professionisti e la direzione aziendale concordare sulla necessità che esso fosse rivisitato. Fatto puntualmente avvenuto, con la proposizione presentata dall’Assessore Bissoni (il “Bersani” riportato nell’articolo) ed approvata dalle Istituzioni locali, dalle Direzioni delle due Aziende Sanitarie e, non ultimo, all’unanimità dal Collegio di Direzione dell’Azienda Ospedaliera, l’organo che riunisce i Direttori ed i Responsabili infermieristici e tecnici dei Dipartimenti.
Un commento, infine, sul maldestro e sconcertante tentativo dell’autore dell’articolo di porre in relazione quanto erroneamente dallo stesso sostenuto nei passaggi precedenti, con la prefigurazione di un presunto e del tutto inesistente tentativo di esercitare vincoli sulla futura gestione dell’ospedale anche attraverso… “i recenti ingressi di figure di rilievo nella struttura sanitaria reggiana-tutte in arrivo da Modena…”. È questa l’abitudine a giudicare gli eventi, gli avvicendamenti nei ruoli di responsabilità, le evoluzioni organizzative con chiavi di lettura che prescindendo dalla professionalità, dalla competenza, dal consolidamento di una cultura del lavoro e del servizio alla comunità hanno come criterio fondante il retro-pensiero, l’ideologia, la provenienza geografica. Questo è parte di un codice genetico né modenese, né reggiano e tanto meno di questa Direzione.
Sarebbe senz’altro più impegnativo ma, riteniamo, più consono alla professione di coloro che si occupano di informare, oltre che segnale di apprezzabile umiltà intellettuale, dedicare tempo ed energie ad analizzare i dati reali, i fatti, i risultati prodotti – cruciali in campo scientifico – per evitare di riportare valutazioni che siano solo espressione di un “sentito dire” o di prestare orecchio ad “umori di parte” su assetti che sono, per loro intrinseca natura, estremamente specialistici e complessi.
E proprio in virtù della trasparenza alla quale la Direzione di questa Azienda Ospedaliera ha improntato le scelte fatte sinora – non solo in tema di IRCCS – che viene rivolto, anche attraverso le colonne dell’Informazione di Reggio Emilia, l’invito a coloro che sono portatori delle tesi avanzate dal redattore dell’articolo a svelarsi in una pubblica dichiarazione. Vi è, da parte nostra, la disponibilità incondizionata al confronto in qualsiasi sede, in difesa di un ospedale e di professionisti che si stanno preparando con entusiasmo ad un obiettivo di importanza strategica per il futuro della sanità provinciale.  
 
LA DIREZIONE ASMN