Ecografia in medicina interna

Donazione di un eco-color-doppler all'U.O. di Medicina 1^

L’uso degli ultrasuoni a scopo diagnostico, iniziato più di 30 anni fa, ha avuto uno sviluppo enorme ed una diffusione molto ampia. Sono state realizzate tecniche specifiche di indagine ed oggi abbiamo a disposizione attrezzature tecnologicamente molto avanzate, di grande potenza, capaci di fornire immagini in scala di grigio ed a colore di ottima qualità e definizione.
L’ecografia utilizza onde acustiche ad altissima frequenza che hanno la proprietà di attraversare i tessuti e gli organi del nostro corpo: ogni tessuto, a seconda della sua struttura e densità, riflette in modo diverso gli ultrasuoni, ciò comporta la formazione di echi che attraverso la sonda vengono poi trasferiti ad un “computer”, dove i segnali sono decodificati e trasformati in immagini in tempo reale.
La sonda ecografica viene appoggiata sulla superficie cutanea del paziente nella zona da esplorare e rappresenta la sorgente di ultrasuoni; l’esame dura dai 10 ai 20 minuti, non è necessaria alcuna preparazione e non è né doloroso né fastidioso.
L’ecografia non consente di valutare tutte le parti del corpo, in quanto gli ultrasuoni non riescono ad attraversare tutte le strutture corporee: l’esame è inutile quando si debbono valutare organi circondati da tessuto osseo o aria.
I vantaggi dell’ecografia sono molteplici: non si utilizzano radiazioni ionizzanti, non è richiesta alcuna forma di protezione, l’esame è innocuo per il paziente e l’ operatore e può essere ripetuto anche a breve distanza di tempo.
Nonostante gli enormi progressi tecnologici, l’ecografia resta una metodica fortemente operatore-dipendente: migliore è la preparazione professionale dell’esaminatore, maggiore è la qualità diagnostica finale.

Non vi è dubbio che l’utilizzo diretto dell’ecografo in Medicina Interna garantisce una maggiore qualità ed efficienza assistenziale (si riducono i tempi di attesa e di esecuzione dell’esame per i pazienti ricoverati, con contrazione della durata della degenza, l’indagine diagnostica assicura un rapporto costo/efficacia particolarmente favorevole), ma rappresenta anche una straordinaria opportunità di crescita culturale per il clinico.
Quando il medico internista esegue personalmente l’ecografia ed è in grado di pesare il valore clinico dell’immagine ecografica, il rendimento diagnostico dell’indagine acquista uno straordinario valore aggiunto, cioè un valore di gran lunga superiore alla somma delle informazioni che provengono, in modo separato, dal clinico che ha in cura il malato e che non sa fare l’ecografia o da un ecografista che non conosce i problemi del malato.
In 1^ Medicina Interna da oltre 10 anni è presente un ecografo ed è maturata una crescente competenza diagnostica per diverse indagini rivolte a pazienti affetti da patologie mediche, sia ricoverati che ambulatoriali:
- ecografia dell’addome superiore – fegato e vie biliari, pancreas, reni, milza e linfonodi (l’ecografia è universalmente riconosciuta come la migliore procedura diagnostica per la valutazione iniziale delle patologie dell’addome);
- ecografia della pelvi;
- ecografia del torace – in caso di versamenti pleurici o di lesioni a contatto con la parete toracica;
- ecografia interventistica – esecuzione di biopsie ecoguidate per la definizione diagnostica di noduli profondi di diversa natura;
- ecografia del collo e della tiroide;
- ecocardiografia;
- eco-color-doppler arterioso dei tronchi sovra-aortici e dei vasi periferici;
- eco-doppler venoso.
Una delle applicazioni più proficue degli ultrasuoni è lo studio dell’apparato cardio-vascolare, con espressione di grandi potenzialità diagnostiche nello studio delle arterie, del sistema venoso e del cuore ed è questo in particolare il campo di applicazione specialistica più sviluppato negli anni dal Centro Emostasi e Trombosi della 1^ Medicina Interna.
I nuovi ecografi sono associati alla funzione eco-color-doppler, che consente di studiare il flusso del sangue all’interno dei vasi, permette di rilevare tutte le alterazioni quali-quantitative della circolazione sanguigna, trasformarle in affascinanti immagini a colori capaci di fornire al clinico preziosissime informazioni.
L’eco-color-doppler rappresenta pertanto oggi la tecnica ideale di imaging per lo studio dei paziente con patologia arteriosa e venosa.


La 1^ Medicina Interna – Centro Emostasi e Trombosi
ha migliorato in modo rilevante la propria dotazione tecnologica ecografica,
con l’acquisizione di un nuovo apparecchio ECO-COLOR-DOPPLER,
grazie alla sensibilità, all’attenzione ed
al sostegno convinto espresso da
AGAC – Servizi energetici ed ambientali – di Reggio Emilia
www.agac.re.it


Ringraziamo AGAC soprattutto perchè questo contributo consente un sostanziale miglioramento qualitativo nell’attività diagnostica rivolta ai pazienti ricoverati ed ambulatoriali e permette ai medici di esprimere al meglio la qualificazione professionale specifica costruita dopo corsi di formazione, frequenze presso strutture di alta specializzazione ed anni di attività “sul campo”.
Questo esempio conferma ancora una volta quanto sono decisive le collaborazioni e le sinergie tra le importanti attività imprenditoriali della nostra Provincia e l’Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova, per poter costruire livelli operativi di eccellenza e garantire una assistenza di qualità.
L’attenzione ai problemi della Comunità Reggiana si esprime in modo apprezzabile soprattutto con realizzazioni concrete che permettono al Servizio Sanitario Nazionale di prestare una attività utile e gradita dalla cittadinanza.


Dott. IDO IORI