Paziente deceduto al termine dell'intervento chirurgico per grave obesità patologica: il cordoglio ai familiari, l'impegno ad agevolare le indagini della Magistratura e la fiducia nella competenza dei professionisti
Reggio Emilia, 20 Luglio 2009
In relazione al decesso post-operatorio di un paziente affetto da gravissima obesità patologica, verificatosi nella giornata del 18.07 scorso, si forniscono le seguenti precisazioni:
- l’indicazione chirurgica al trattamento della patologia era derivata dal precedente fallimento di tutti gli approcci non chirurgici ed era stata condivisa dallo specialista endocrinologo;
- nelle giornate antecedenti l’intervento, il paziente è stato sottoposto a tutti gli approfondimenti specialistici e strumentali, finalizzati ad orientare l’equipe chirurgica ed anestesiologica nella gestione pre, intra e post-operatoria del caso, in conformità ai protocolli previsti dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità. Anche le strategie di profilassi (antibiotica ed antitromboembolica) erano state correttamente previste ed eseguite, così come pure era stato acquisito il consenso del paziente alla tipologia dell’intervento chirurgico proposto;
- l’intervento non ha presentato complicanze tecniche ed anche la fase di risveglio del paziente si è svolta senza ostacoli;
- l’arresto cardiorespiratorio (irreversibile, nonostante l’immediato intervento di anestesisti, rianimatori e cardiologi) si è manifestato in modo improvviso ed imprevedibile, senza alcun segno o sintomo premonitore.
Da quando l’attività è iniziata (1993), non si è mai verificato un caso di decesso del paziente nell’immediato post-operatorio: le verifiche interne immediatamente promosse ed effettuate dalla Direzione aziendale, allo stato attuale fanno ipotizzare (in attesa, comunque, degli esiti dell’autopsia disposta dall’Autorità Giudiziaria), una causa riconducibile al rischio generico per interventi di questo tipo, che, stante la tipologia dei pazienti, è comunque sempre assai elevato. Si tratta, infatti di pazienti, con indice di massa corporea maggiore di 40 kg/mq (valore normale inferiore a 25), di solito affetti da condizioni correlate, quali: insufficienza cardio-respiratoria, ipertensione, scompenso cardiaco, ipercolesterolemia e dismetabolismi, tali da renderne la gestione intraoperatoria particolarmente complessa.
Dati molto recenti di letteratura, evidenziano, nel periodo 1997/2007, dati di mortalità perioperatoria (entro 90 giorni dall’intervento) di pazienti operati per obesità patologica, nell’ordine dello 0,25% (5 pazienti su 2010: Studio SOS).
La Direzione Generale esprime il più vivo cordoglio ai familiari, assicurando fin d’ora la massima trasparenza e la più ampia disponibilità a supportare le indagini della Magistratura, e confermando, al tempo stesso, la propria fiducia nell’operato dei suoi professionisti.
L’Ufficio Stampa ASMN