1 dicembre giornata mondiale contro l'AIDS
Come ogni anno, in occasione della giornata mondiale per la lotta all’AIDS, l’Unaids e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno comunicato i dati sulla diffusione dell’AIDS nel mondo (http://www.unaids.org)
Nonostante i progressi registrati in molti Paesi, l’epidemia ha toccato nel 2005 il massimo della sua espansione, con 40.4 milioni di sieropositivi (1 milione in più del 2004), dei quali 5 milioni infettati nel solo 2005. Inoltre, più di 3 milioni di persone, compresi 500 mila bambini, sono morti per cause correlate all’AIDS nell’ultimo anno.
L’epicentro dell’epidemia resta l’Africa sub-sahariana, con 25.8 milioni di sieropositivi ed il 64% delle nuove infezione, anche se sembra spostarsi lentamente verso l’Europa dell’Est dove si è registrato nel 2005 un aumento del 25% delle nuove infezioni che ha portato a 1.6 milioni il numero di sieropositivi viventi e l’Asia orientale con oltre 8 milioni di soggetti infetti.
In Italia, i sieropositivi sono circa 110.000-130.000 e le nuove infezioni 3.500-4000 ogni anno, vale a dire poco meno di 10 al giorno. In oltre i 2/3 dei casi le nuove infezioni sono acquisite per via sessuale ed accanto ai giovani si trovano sempre più adulti con più di 50 anni, che si infettano dopo avventure extra-coniugali in Brasile, Thailandia o nei Paesi dell’Est. La maggior parte di questi non effettueranno il test per HIV e scopriranno di essere sieropositivi solo in caso di sviluppo di gravi manifestazioni cliniche. Costituiranno peraltro una fonte di infezione per il partner sessuale fisso.
Di positivo è da segnalare che dal 1996 ad oggi, grazie all’impiego dei cocktail di farmaci antiretrovirali, vi è stato un drastico calo del numero dei casi di AIDS conclamato (che si è attestato negli ultimi anno intorno ai 1800 per anno) e dei decessi. Il numero cumulativo di casi di AIDS notificati in Italia, a partire dal 1982, è di 54.497 tra gli adulti e 741 nei bambini nati nella maggior parte dei casi (93%) da madre sieropositiva.
L’Emilia Romagna è la quarta tra le regioni italiane più colpite dall’infezione, ma l’incidenza casi di AIDS conclamato tra la popolazione residente a Reggio Emilia è relativamente bassa (3.2 per 100.000 abitanti). Ogni anno vengono riscontrati a Reggio Emilia circa 60 nuovi casi di infezione, in prevalenza acquisiti per via sessuale (soprattutto eterosessuale: 46% nel 2005). Mentre le nuove infezioni correlate all’uso di droga sono divenute marginali, come a dire che i tossicodipendenti hanno imparato a difendersi e a prevenire, mentre le persone che si consideravano non a rischio si ammalano sempre di più. Presso l’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’ASMN, dal 1985 ad oggi sono stati diagnosticati 490 casi di Aids conclamato, con un trend in netto calo a partire dal 1996, grazie alla possibilità di utilizzo di cocktail di farmaci antiretrovirali. Sono inoltre seguiti ambulatorialmente oltre 800 persone sieropositive, il 73% delle quali in trattamento con farmaci antiretrovirali.
Presso l’Ambulatorio della UO di Malattie Infettive è possibile effettuare in maniera gratuita e del tutto anonima, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.00, il test per HIV; la consegna del risultato è accompagnata da un colloquio informativo con un medico. Per quesiti particolari sull’infezione da HIV o su altre malattie a trasmissione sessuale è possibile inoltre contattare il sito internet HIV e Dintorni (http://www.hivedintorni.it), gestito dal CEIS di Reggio Emilia, che si avvale della consulenza di un medico della UO di Malattie infettive dell’ASMN.
Alcuni dati (formato .ppt)