Nel 5% dei casi l'ipertensione arteriosa può essere guarita definitivamente: importanti risultati di uno studio multicentrico italiano
Reggio Emilia, 16 Dicembre 2006
C’è anche il Santa Maria Nuova tra i 14 Centri dell’Ipertensione Arteriosa coinvolti, in tutto il territorio nazionale, nell’importante studio identificato dall’acronimo PAPY - Primary Aldosteronism Prevalence in Hypertension.
Lo studio è stato coordinato dal Prof. Gian Paolo Rossi e dal Prof. Franco Mantero della Università-Azienda Ospedaliera di Padova ed ha visto la partecipazione di varie Università e di alcune Aziende Ospedaliere. Il Santa Maria Nuova ha partecipato con il contributo della 2^ Divisione di Medicina Interna del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche diretta dal Dott Ermanno Rossi.
Attraverso lo screening di 1180 pazienti ipertesi di nuova diagnosi, indirizzati dai loro Medici di Famiglia ai Centri dell’Ipertensione Arteriosa, lo studio ha dimostrato che nell’11.2% dei pazienti era presente un eccesso di aldosterone. L'aldosterone promuove il riassorbimento del sodio in cambio della eliminazione di potassio e ioni idrogeno e la sua presenza in dosi elevate o carenti ha immediata influenza sul livello della pressione.
È stato rilevato che nel 4.8% dei casi tale eccesso era dovuto a un piccolo tumore surrenalico che secerneva aldosterone. L’identificazione del tumore mediante indagini eseguibili presso i centri di riferimento dell’Ipertensione Arteriosa, ha consentito ai ricercatori di porre l’indicazione all’asportazione, in laparoscopia, del surrene malato. Secondo lo Studio PAPY l’asportazione è stata risolutiva dell’Ipertensione Arteriosa nella stragrande maggioranza dei pazienti.
Tali risultati sottolineano l’importanza di sottoporre tutti i pazienti ipertesi, e specialmente quelli con riduzione dei livelli di potassio nel sangue, con ipertensione grave e/o resistente alla terapia, e quelli giovani, ad alcune semplici indagini, eseguibili presso i Centri dell’Ipertensione Arteriosa, allo scopo d’individuare una causa guaribile di Ipertensione Arteriosa.
Ricordiamo che da anni la 2^ Divisione di Medicina Interna del nostro Ospedale si dedica alla diagnosi e al trattamento della ipertensione arteriosa ed ha sviluppato un particolare interesse per le forme di ipertensione determinate da patologie risolvibili con trattamento chirurgico o trattamento farmacologico specifico.
“In tutti questi casi si è sempre rivelata preziosa - sottolinea il dott Rossi – la collaborazione dei Servizi Diagnostici del Santa Maria: il Sevizio di Radiologia, il Laboratorio di Endocrinologia, la Biologia Molecolare, cui si aggiungono le Strutture Chirurgiche: Chirurgia Videolaparoscopica, Chirurgia Vascolare indispensabili per un approccio diagnostico e terapeutico”.
Già in passato ed in tema di iperaldosteronismo primario, la 2^ Divisione di Medicina Interna ha fornito importanti contributi scientifici pubblicati su prestigiose riviste internazionali.
La procedura diagnostica sviluppata nello Studio PAPY potrebbe, se applicata su ampia scala, consentire la guarigione di un enorme numero di pazienti ipertesi, liberandoli dalla necessità di una terapia farmacologica costosa, per il resto della loro vita.
Lo studio, condotto con il supporto della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, testimonia ancora una volta la capacità dei ricercatori italiani di unire le forze lavorando insieme in modo integrato ed armonico.