La Direzione dell'ASMN replica alle affermazioni della CISL: situazione sotto controllo e più personale in corsia rispetto agli scorsi anni
Reggio Emilia, 9 Agosto 2007
Il comunicato stampa del Segretario Prov.le della FPS CISL rappresenta una situazione che non corrisponde alla realtà e segnala in modo eccessivo (molto al di sopra del reale) problemi che sono sotto controllo e che comunque non sono diversi rispetto a quanto verificatosi in ospedale nel corso delle ultime estati.
In premessa occorre precisare che le dichiarazioni contenute nel comunicato si inseriscono in un contesto che ha visto l'ospedale assicurare una continuità dei servizi (da intendersi come numero di posti letto attivi, sale operatorie, ambulatori) decisamente superiore rispetto agli anni passati: questo ha comportato dover ricorrere all'assunzione temporanea di un numero più elevato di personale infermieristico e di supporto, ma anche un innalzamento ed un miglioramento dell'offerta complessiva, che, per i cittadini, si è concretizzata in un più elevato livello di copertura sanitaria e di tutela della collettività.
Un maggior numero di operatori si prefiggeva, inoltre, l'obiettivo di un minor ricorso a richieste di rientri aggiuntivi o di straordinari anche al fine di evitare sovraccarichi di lavoro e condizionare, nella misura minore possibile, la vita extra-lavorativa dei professionisti. In proposito ricordiamo che, in particolar modo in questo ultimo anno, l'Azienda ha concesso alle lavoratrici madri un maggior numero di giornate di congedi parentali, autorizzando tutte richieste di aspettativa.
L'esatto opposto, quindi, di ciò che il Segretario Provinciale della FPS CISL afferma nel suo comunicato. Pertanto si rileva infondata la grave dichiarazione che sostiene, in modo allarmistico per gli operatori e per i cittadini, che vi siano rischi professionali "elevatissimi": non avremmo in tal caso indugiato o atteso denunce nell'intervenire.
Se invece trattasi di "lessico sindacale", finalizzato a sensibilizzare la Direzione, non riteniamo che lo strumento di lanciare pubblici allarmi infondati sia adeguato.
Non si può, ovviamente, escludere a priori che qualche settore abbia subito limitazioni da alcune situazioni di malattia improvvise e imprevedibili, ma si è trattato di casi sporadici e non certamente della regola. Così come pure (e il contesto ospedaliero non è diverso, in questo caso, da altre realtà) appare del tutto normale che, proprio nel periodo in cui gli organici si riducono per consentire il godimento delle ferie estive, il personale in procinto di fruirle o rientrato dal congedo, sia chiamato ad una maggiore intensificazione delle attività di pronta disponibilità. Va, peraltro, sottolineato che il S. Maria Nuova è uno dei pochi ospedali ad assicurare al personale infermieristico la possibilità di effettuare 3 settimane continuative di ferie: laddove ciò non accada, è per scelta esplicita degli operatori.
Il numero annuale assoluto di chiamate in pronta disponibilità del personale del Comparto Ostetrico-Ginecologico e del Laboratorio Urgenze di Scandiano e Montecchio (900 e 700), poi, non può essere considerato in quanto tale, ma va rapportato al numero di turni, che, fra notti, diurni festivi ordinari ed infrasettimanali, ammonta ad oltre 400: ciò fa sì che la media giornaliera si riduca ad un massimo di 2 chiamate per turno, numero da considerare, peraltro, eccezionale se si analizza il numero reale mensile di attivazioni. Nei primi 6 medi del 2007, infatti, le Strutture i cui operatori sono stati chiamati in pronta disponibilità in misura maggiore, sono state appunto i Laboratori di Scandiano e Montecchio, con una punta massima nel mese di gennaio, di 47 attivazioni su 33 turni (media: 1,42 per turno) nella fascia oraria 19,30 – 24.
Con queste precisazioni, resta, tuttavia, la consapevolezza e l'impegno di dover intervenire in tutte le situazioni ancora meritevoli di interventi migliorativi, per la cui realizzazione restano attivi tutti i tavoli di confronto con le Organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori.
La Direzione asmn