Episodio notturno ai danni di una degente
Reggio Emilia, 13 Dicembre 2010
La Direzione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova esprime profondo rincrescimento per l’episodio che, la notte scorsa, ha visto un’anziana paziente oggetto di aggressione presso una delle stanze di degenza della Struttura Complessa di Medicina IIIa.
L’aggressione è avvenuta da parte di una donna che garantiva la presenza continuativa notturna a favore di un’altra paziente, degente presso la medesima stanza.
Il personale di turno, allertato dai rumori, è tempestivamente accorso prestando assistenza alla paziente, procedendo ad avvisare i familiari e, in accordo con questi, le forze dell’ordine.
La donna che ha messo in atto il comportamento violento era stata regolarmente segnalata per la permanenza notturna in reparto, su richiesta dei familiari di una delle degenti che necessitava di sorveglianza e presenza continuativa.
La procedura ospedaliera, nel rispetto delle linee guida regionali, prevede che, ove sia necessaria una presenza continuativa al fianco del malato, sia consentita ad un familiare o, su precisa indicazione dei familiari, ad una persona abilitata, la sosta in reparto nelle ore notturne o nell’intero arco delle 24 ore.
Tale misura, nello spirito della norma, tende ad assicurare al malato la continuità, anche in una situazione di ricovero ospedaliero, delle stesse condizioni delle quali egli beneficia in seno alla propria famiglia.
Tali prassi sono particolarmente diffuse, da qualche anno a questa parte, specialmente per i pazienti ultra ottantenni, che rappresentano circa il 75% del totale dei degenti presso i reparti internistici: Medicina I, Medicina II, Medicina III, Lungodegenza e Geriatria.
Preme precisare che, ove le condizioni del malato richiedano assistenza continuativa, con specifici connotati clinici, essa è garantita nelle 24 ore dal personale del reparto appositamente formato ed a questo preposto.
L’Azienda ha in corso un’attenta verifica della dinamica dei fatti accaduti e procederà a costituirsi parte civile ove vengano confermate responsabilità nei confronti dell’aggressore.
L’Ufficio Stampa ASMN